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amiamoci e patiamo.

martedì 16 settembre 2014

piccoli passi verso casa


Assaggio un caffè a cui rinuncio subito dopo essermene bagnato le labbra. Fiammetta (la moka baffuta) è ancora troppo nuova. È comunque un momento che merita di essere ricordato, il primo caffè preparato in casa. Andava sottolineato con la giusta compagnia, così ho messo via i Daft Punk e ascolto un disco di Cohen, probabilmente il peggiore. Quello in cui si rende conto di essere anziano e non conta più di pompini d’addio al Chelsea Hotel, ma canta la gloria del signore.

Del resto quel vecchio furbo ha sempre cantato le regole, sa che quando si è troppo vecchi per fare danni è buona educazione togliersi il cappello e chiedere scusa. Con quella voce, sfido dio a non perdonarlo, o il demonio a non offrirgli un bel contratto artistico a tempo indeterminato.

Avrò sempre desiderio di ascoltarla, quella voce.

So we'll go no more a-roving
So late into the night,
Though the heart be still as loving,
And the moon be still as bright.
For the sword outwears its sheath,
And the soul outwears the breast,
And the heart must pause to breathe,
And love itself have rest.